NUOVI INCENTIVI PER L’ACCESSO AL CREDITO DI PMI E PROFESSIONISTI

 

E’ stato pubblicato il decreto del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che disciplina l’assegnazione ai Confidi di oltre 34 milioni di euro per favorire l’accesso al credito di PMI e professionisti.

 


RIFINANZIATA LA NUOVA SABATINI

 

Nuove risorse finanziarie, pari a 425 milioni di euro. agevolo.itTM- nsab supporta la gestione anche di questa agevolazione.

 


CREDITO E LIQUIDITÀ PER FAMIGLIE E IMPRESE: ANCORA ATTIVE MORATORIE SU PRESTITI DEL VALORE DI 128 MLD, OLTRE 182,2 MLD IL VALORE DELLE RICHIESTE AL FONDO DI GARANZIA PMI; RAGGIUNGONO I 26,1 MLD DI EURO I VOLUMI COMPLESSIVI DEI PRESTITI GARANTITI DA SACE

 

Le moratorie tuttora attive riguardano prestiti del valore di circa 128 miliardi, a fronte di 1,2 milioni di sospensioni accordate; superano quota 182 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 26,1 miliardi di euro, su 2.618 richieste ricevute.


FONDO DI GARANZIA, PROROGATE LE MORATORIE ART. 56 DL CURA ITALIA

 

Fondo di garanzia, misure straordinarie prorogate e rimodulate le coperture agevolo.itTM già pronto in linea con gli aggiornamenti.


FONDO DI GARANZIA, PROROGATE LE MORATORIE ART. 56 DL CURA ITALIA

 

Prorogate fino al 31 dicembre le moratorie previste dall’art. 56 del DL Cura Italia. La piattaforma agevolo.it già adeguata alle novità e pronta per la trasmissione delle variazioni. Più di un terzo delle domande di moratoria sono state inviate tramite la piattaforma agevolo.it-FGPMI.


SIMEST, FONDO 394: 6.200 DOMANDE. PORTALE SOSPESO

 

Si comunica che – a seguito del massiccio afflusso di istanze in relazione all’attuale disponibilità delle risorse finanziarie, oggi 4 giugno 2021, alle ore 16:00, è stata temporaneamente sospesa l’attività di ricezione di nuove domande sul Portale dei Finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione SIMEST (Fondo 394/81).

In meno di due giorni il Portale ha registrato circa 6.200 domande, alle quali si aggiungono al momento della chiusura altre circa 5mila istanze “in coda”.

Sarà garantita agli utenti con prenotazione valida la possibilità - nella misura consentita dalle risorse finanziarie disponibili - di accedere al Portale per finalizzare la domanda di finanziamento. Le domande presentate saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo.


SIMEST: RIPARTE IL FONDO 394 PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

 

Riapre il 3 giugno il Fondo 394, gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la concessione di prestiti a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, principalmente PMI.

Si tratta di 7 linee di finanziamento a tasso agevolato (nel mese di giugno lo 0,055% annuo) messe a disposizione da SIMEST per permettere alle aziende italiane di inserirsi e rafforzare la propria posizione nel contesto competitivo globale: dal finanziamento degli studi di fattibilità collegati a investimenti esteri, alla partecipazione a fiere e mostre internazionali (anche in Italia); dall’inserimento commerciale in nuovi mercati e assistenza tecnica in loco, allo sviluppo dell’e-commerce; dal supporto di figure professionali dedicate all’ internazionalizzazione, digitalizzazione e innovazione - come i temporary export manager, i digital manager e gli innovation manager – alla patrimonializzazione.

L’operatività riparte con una dote di circa 2,1 mld – di cui circa 1,6 per i finanziamenti a tasso agevolato e oltre 500 mln a fondo perduto – riconducibili in gran parte agli 1,6 mld stanziati complessivamente dal decreto “Sostegni Bis”; lo stesso decreto ha stabilito per sei dei sette strumenti (con esclusione della Patrimonializzazione) la possibilità di richiedere entro il 2021 una quota di co-finanziamento a fondo perduto fino al limite del 25% del prestito, per un ammontare massimo di 800.000 euro per impresa beneficiaria, comprensivo delle quote a fondo perduto eventualmente già deliberate. Il Comitato agevolazioni potrà rideterminare la soglia di concessione dei cofinanziamenti a fondo perduto e le relative condizioni, tenuto conto delle risorse disponibili e dell’ammontare complessivo delle domande di finanziamento presentate dalle imprese.

I finanziamenti per l’internazionalizzazione erogati da SIMEST hanno contribuito a sostenere le imprese nella fase più critica della crisi economica causata dall’epidemia da Covid-19: lo scorso anno sono state supportate 7.600 imprese (90% PMI) per oltre 10.000 finanziamenti e per un ammontare di oltre 3 miliardi di euro.

 


CREDITO E LIQUIDITÀ PER FAMIGLIE E IMPRESE: ANCORA ATTIVE MORATORIE SU PRESTITI DEL VALORE DI 146 MLD, OLTRE 168 MLD IL VALORE DELLE RICHIESTE AL FONDO DI GARANZIA PMI; RAGGIUNGONO I 23,6 MLD DI EURO I VOLUMI COMPLESSIVI DEI PRESTITI GARANTITI DA SACE

 

Le moratorie tuttora attive riguardano prestiti del valore di circa 146 miliardi, a fronte di 1,4 milioni di sospensioni accordate; superano quota 168 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso 'Garanzia Italia' di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 23,6 miliardi di euro, su 2.048 richieste ricevute.

 

Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].

La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 7 maggio, sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 146 miliardi, pari a circa il 52% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 280 miliardi). Si stima che tale importo faccia capo a circa 1,4 milioni di richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse.

Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 117 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per 117 miliardi. La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 4 miliardi di finanziamenti alle imprese.

Sono attive moratorie a favore delle famiglie[2] a fronte di prestiti per 23 miliardi di euro, di cui 4 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano circa 4 miliardi di prestiti.

Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d'Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) abbiano continuato a crescere fino al 5 maggio, a 1,73 milioni, per un importo di finanziamenti di circa 149 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di oltre il 92% delle domande, e a fronte di circa il 94% nel caso delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo (art. 13, lettera m)).

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 2.119.182 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 18 maggio 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 168,5 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.108.829 pari ad un importo di circa 167,5 miliardi di euro. Di queste, 1.140.132 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 22,2 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 488.280 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 12,9 miliardi. Al 19 maggio sono state accolte 2.050.800 operazioni, di cui 2.040.741 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.

Salgono a circa 23,6 miliardi di euro, per un totale di 2.048 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell'ambito di "Garanzia Italia", lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall'emergenza Covid-19. Di questi, circa 8,8 miliardi di euro riguardano le prime nove operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 14,7 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 2.039 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.

 

[1] Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
[2] La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.

APPROVATO IL DECRETO SOSTEGNI BIS. NOVITÀ PER I FINANZIAMENTI GARANTITI ALLE PMI DAL FONDO DI GARANZIA E DA SACE.

Sostanziosa spinta all’utilizzo di Portafogli di Finanziamenti. Pegaso 2000 è pronta a supportare i propri clienti con agevolo.itTM.


CREDITO E LIQUIDITÀ PER FAMIGLIE E IMPRESE: ANCORA ATTIVE MORATORIE SU PRESTITI DEL VALORE DI 157 MLD, OLTRE 161 MLD IL VALORE DELLE RICHIESTE AL FONDO DI GARANZIA PMI; RAGGIUNGONO I €23,3 MLD VOLUMI COMPLESSIVI DEI PRESTITI GARANTITI DA SACE

Le moratorie tuttora attive riguardano prestiti del valore di circa 157 miliardi, a fronte di 1,4 milioni di sospensioni accordate; superano quota 161 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso 'Garanzia Italia' di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 23,3 miliardi di euro, su 1.950 richieste ricevute.

Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].

La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 23 aprile, sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 157 miliardi, pari a circa il 56% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 280 miliardi)[2]. Si stima che tale importo faccia capo a circa 1,4 milioni di richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse.

Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 121 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per 120 miliardi. La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 5 miliardi di finanziamenti alle imprese.

Sono attive moratorie a favore delle famiglie[3] a fronte di prestiti per 29 miliardi di euro, di cui 5 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano circa 6 miliardi di prestiti.

Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d'Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) abbiano continuato a crescere fino al 23 aprile, a 1,71 milioni, per un importo di finanziamenti di circa 147 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di oltre il 92% delle domande, e a fronte di circa il 94% nel caso delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo (art. 13, lettera m).

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 1.973.972 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 4 maggio 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 161,2 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 1.964.052 pari ad un importo di circa 160,2 miliardi di euro. Di queste, 1.133.108 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 22,1 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 366.745 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 9,0 miliardi. Al 5 maggio sono state accolte 1.956.820 operazioni, di cui 1.947.196 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.

Salgono a circa 23,3 miliardi di euro, per un totale di 1.950 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell'ambito di "Garanzia Italia", lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall'emergenza Covid-19. Di questi, oltre 8,8 miliardi di euro riguardano le prime nove operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 14,4 miliardi di euro circa i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 1.941 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.

 

[1] Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
[2] Gli importi relativi alle moratorie sono stime che possono differire rispetto alle settimane precedenti a causa della scadenza di alcuni prestiti precedentemente assoggettati a moratoria, oppure a causa di revisione di dati precedentemente comunicati dalle banche. Gli importi riportati delle moratorie concesse sono pari a quelli delle richieste ricevute dalle banche, al netto di quelle rigettate o in corso di esame.
[3] La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.